Fondi Europei STRUTTURALI
Sono strumenti di intervento creati e gestiti dall'Unione Europea per finanziare vari progetti di sviluppo all'interno dell'Unione Europea, e una forma di sostegno alla coesione economica e sociale tra i paesi dell’Unione. Cinque sono i fondi e sono gestiti congiuntamente dalla Commissione europea e dai paesi dell’UE attraverso degli accordi di partenariato per tramite di autorità di gestione (es. Regioni) e servono a effettuare investimenti per creare posti di lavoro e un’economia e un ambiente sani e sostenibili in Europa. Si concentrano su 5 settori: ricerca e innovazione, tecnologie digitali, sostegno alle economie a bassa emissione di carbonio, gestione sostenibile delle risorse naturali, piccole imprese (PMI).
In particolare:
Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) promuove uno sviluppo equilibrato nelle diverse regioni dell’UE
Fondo sociale europeo (FSE) sostiene progetti in materia di occupazione in tutta Europa e investe nel capitale umano.
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP)
Fondo di coesione (FC) non è rivolto all'Italia.
Tutte le regioni dell'Unione europea possono beneficiare dei fondi FESR e FSE, mentre solo le regioni in ritardo di sviluppo possono ricevere il sostegno del Fondo di coesione. Paesi membri e regioni che li costituiscono sono suddivisi a seconda del loro RNL in regioni più sviluppate, in transizione e meno sviluppate e finanziamenti aggiuntivi sono rivolti alle regioni in transizione e meno sviluppate.
Tali fondi insieme a fondi regionali e nazionali, costituiscono le risorse finanziarie per l'implementazione dei rispettivi piani operativi regionali (POR) o piani di sviluppo rurale (PSR) delle singole regioni italiane. In particolare:
POR FESR 2014-2020 Veneto è lo strumento attraverso cui la Regione del Veneto svilupperà dal 2014 al 2020 un piano di crescita sociale ed economica nei settori dello sviluppo industriale, dell'agenda digitale, dell'ambiente e dell'innovazione. POR FSE 2014-2020 definisce investimenti in materia di crescita ed occupazione secondo assi prioritari di investimento (occupabilità, inclusione sociale, istruzione e formazione) PSR 2014-2020 che consente l'ammodernamento delle zone rurali, il miglioramento della competitività delle imprese e la sostenibilità ambientale, garantisce la tutela e la salvaguardia del territorio e del paesaggio rurale, per la riduzione del divario in termini di servizi e di opportunità di occupazione delle aree svantaggiate.
Cofinanziati dal FESR e FSE sono le risorse finanziare disponibili per il PON (programma operativo nazionale) di ricerca ed innovazione che è lo strumento con il quale l'Italia contribuisce al miglioramento della qualità dell’istruzione superiore e al rafforzamento della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione, realizzando gli obiettivi della politica di coesione dell'Unione europea a favore delle proprie aree territoriali più svantaggiate o il PON per la scuola "competenze e ambienti per l'apprendimento un piano di interventi che punta a creare un sistema d'istruzione e di formazione di elevata qualità.
Infine il fondo FESR co-finanzia anche i programmi di cooperazione territoriale (CTE) o interreg V suddivisi in: cooperazione transfrontaliera (cross-border) o Interreg V- A (es. Italia-Austria, Italia-Croazia); transnazionale o Interreg V-B (es. programma Spazio Alpino, Adrion, MED) e interregionale o Interreg-C (Interreg Europe, EPSON 2020, INTERACT III e URBACT III)
Opportunità di finanziamento regionale e non, in ambito di ricerca & sviluppo e formazione/istruzione con fondi strutturali.
La politica di coesione alla base dei fondi strutturali ha stabilito 11 obiettivi tematici a sostegno della crescita per il periodo 2014-2020
Di interesse l'obiettivo tematico 1:
TO1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e innovazione
TO2 Migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), nonché il loro utilizzo e qualità.
TO3 Migliorare la competitività delle PMI
T10 Investire in istruzione, formazione e apprendimento permanente.
In particolare rispetto all'obiettivo tematico sulla ricerca&sviluppo, ogni stato membro e ogni regione ha dovuto mettere a punto strategie di ricerca e innovazione per la “specializzazione intelligente”, al fine di consentire un utilizzo più efficiente dei fondi strutturali e un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali, individuando delle aree specifiche.
L'Italia tramite il documento di strategia nazionale di specializzazione intelligente ha definito delle aree di specializzazione regionali (es. agrifood, aerospazio, fabbrica intelligente, mobilità sostenibile, energia, ...) e ogni regione ha indicato le aree specifiche sulle quali finanziare i progetti di ricerca e sviluppo.
Per il Veneto, le aree di specializzazione intelligente individuate dalla strategia sono:
Smart Agrifood, Sustainable Living, Smart Manufacturing e Creative Industries